A San Marco d'Alunzio il talento dei giovani è "di casa"
Lunedì 11 Novembre 2013 22:06
L'amministrazione comunale aluntina, domenica scorsa, alla presenza di una selezionata nicchia di addetti ai lavori, ha presentato l'ultimo progetto nell'ambito dell'offerta turistica come fruizione di cultura e valorizzazione del patrimonio artistico del passato attraverso il talento dei giovani d'oggi. Ospiti d'onore: l'onorevole Roberto Corona e Giuseppe Simone, presidente dell'associazione 'Borghi più belli d'Italia'.
di Linda Liotta
Si è trattata di una conferenza stampa fuori dall'ordinario, imbevuta di quell'ottimismo e di quella passione per l'arte e per ciò che si ama, che solo i giovani sanno trasmettere. Nel piccolo Tempio dedicato all'arte Bizantina e Normanna, museo custodito in un grazioso ex Monastero tra le viuzze storiche di San Marco d'Alunzio, si è tenuto un incontro speciale, per presentare l'inaugurazione di una Galleria d'Arte Moderna e di un 'percorso' turistico che accompagni i visitatori alla scoperta dei tesori della cittadina. Un pizzico d'emozione è trapelato dalle parole d'apertura del sindaco, Amedeo Arcodia che ha ribadito come tutti i progetti nell'ambito turistico siano il risultato di un'attività costante da parte degli amministratori e dei politici locali in sinergia con gli aluntini, gente che ha sempre creduto nella valorizzazione delle proprie ricchezze per promuovere il territorio. Ma è stato l'intervento del giovane Antonio Arcodia, coordinatore per lo sviluppo culturale e turistico della cittadina, a meglio rappresentare il senso della manifestazione. Ha detto: “Noi vogliamo rappresentare la risorsa culturale della costa tirrenica siciliana, il turista potrebbe venire a San Marco per inebriarsi di Storia ed Arte, da questo punto di vista i paesi della costa potrebbero trovare in San Marco quel surplus culturale che renderebbe completo il pacchetto turistico da offrire ai nostri visitatori. Gadam, come unica struttura, che propone arte e cultura moderna, in un contesto culturale votato al passato, rappresenta una sfida per noi come per tutti i nostri visitatori, ma non sarà l’ unica offerta culturale. Nei prossimi mesi si avvierà un programma di allestimento di due importanti centri: il convento benedettino detto “Badia Grande”, che diventerà una ampia sala congressi con in programma già dei convegni di rilievo e la piazza dei Normanni sulla sommità del paese, che sarà arricchita con una gradinata, per creare il “Teatro dei Normanni”, celebrando e valorizzando, cosí il luogo, dove questo popolo costruí il primo castello". Ed ha insistito nella presentazione del percorso d'arte che si svilupperà nel corso di tre anni: "Un totem riporta la parola sapienza in tre diverse lingue: greco, latino ed ebraico, e sta proprio ad indicare le linee guida di questo percorso culturale che in un trienno di eventi, ripartirà e toccherà tutti gli aspetti e le implicazioni che la parola sapienza ha nelle varie discipline scientifiche, umanitarie, storico-filosofiche e matematiche".
Interessante anche l'intervento del vice presidente del club "Borghi più belli d'Italia", Giuseppe Simone. Ha suggerito al sindaco Arcodia d'intrattenere in futuro rapporti con la Fondazione russa "Metropoli Bisanzio", che fra gli obiettivi ha anche quello di creare un "trait d'union tra la Russia e i borghi d’Italia che affondano la propria storia nella cultura bizantina, per dimostrare che le culture di popoli diversi hanno le stesse radici e che queste possono essere il fondamento per la cooperazione tra Paesi su vari fronti. La Fondazione vuole diffondere il patrimonio storico-artistico lasciato in eredità dall’impero di Bisanzio e poi da qui sviluppare scambi culturali e turistici tra la Russia e l’Italia”. Insomma, sembra che le finalità della fondazione russa siano da accomunare a quelle dei giovani talenti aluntini che, nell'esprimere la propria dimensione artistica non dimenticano, anzi, con orgoglio guardano, al proprio passato più remoto.
E' apparsa fuori dal coro, invece, la relazione eccessivamente tecnica della curatrice della mostra “Transizione permanente” collocata all’interno della nuova Galleria Gadam e che resterà aperta e visitabile sino al 15 dicembre tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Felicia Lo Cicero, nella foga di esplicitare il suo operato e gli obiettivi prefissi, ha dimenticato la location in cui si stava confrontando. Un'aula accademica sarebbe stato il contesto ideale per la sua lezione. Molta umiltà e competenza hanno manifestato, invece, i giovani del gruppo dei curatori: Antonio Arcodia (coordinatore piano strategico), Tindaro Latino (architetto), Mattia Priola (graphic designer) e Rosario Motta (designer) ed il nostro collaboratore Davide Monastra. La mia personale lode va alla garbata moderatrice, Teresa Cinnera Martino che, con professionalità ed immediatezza nel porgersi, ha saputo amalgamare gli interventi dei partecipanti: dell'ex sindaco Priola, degli assessori al bilancio e alla cultura, del consigliere artistico, dell'onorevole Corona.
In chiusura è stata ricordata con simpatica serietà la promessa fatta da Padre Miracola alla comunità: le chiese di San Marco, d'ora in poi, saranno maggiormente fruibili non solo dai fedeli che desiderano pregare, ma anche dai turisti che desiderano visitarle.